È tutto quello che mi rimane di te
Questo cielo bugiardo che ride di me
Del mio sguardo fuori posto, del silenzio
Che ha abbracciato le mie spalle
È tutto
Quella strada che abbiamo percorso senza guardarci
Con l’anima in tasca, al riparo dai rimorsi
Mentre le gambe imparavano i passi necessari
A non inciampare
Con il sole e quei palazzi e quei fiori rossi e quel mare tremante
E noi
Sto inciampando, nonostante sappia dove andare
E se la strada fosse nei tuoi occhi?
Se io dovessi esplorarne il fondo per capire che segnale seguire?
A che è servito conoscere
La musica dissonante e attonita della tua voce
Il battito lieve che dal tuo petto
Si insinuava nella mia pelle
Ad ogni abbraccio?
Le mie confessioni si sono mischiate allo iodio delle onde
E le lacrime inespresse, alla rugiada di quei fiori rossi
La mia mente è un pilastro battuto dal vento
Giace su un muro non lontano da te
E osserva andare e venire
Le lune e le maree
E Dio solo sa cos’altro se non le stelle
E le profezie e la fine del mondo e la gente…
Non esisterà un luogo abbastanza ampio per le nostre anime
L’ho imparato prima di conoscere il tuo nome
L’ho letto nello spettro chiaro dei tuoi occhi
Nessuna parola poteva fare altrettanto
E non ho il diritto di uccidere l’amore
Tanto meno quello che esala dalle tue labbra
Ma dalle tue mani non ho trovato pace
Dio solo sa perché ne ho trovata standoti lontana
Ma non è tempo di spiegare…
Ho sfoderato il coltello ed è diventato il mio amante
E nella notte che verrà il suo bagliore
Gareggerà con quello delle stelle
È davvero tutto quello che mi rimane di te
E delle tue parole di seta
Te l’ho detto, sono prigioniera nel marmo
Alzo la testa e vedo nell’antro buio del cielo
La mia natura di abbozzo anatomico
Le gambe già formate muovono verso l’esterno
Avide d’aria, di molecole di sole, di umanità
E poi miseramente si piegano
Vinte dalle catene marmoree del silenzio
Del tuo e di quello della mia voce di pietra
Il boato di chi è prigioniero di un’idea
Che muore tra quattro pareti, sotto mille occhi…
È davvero tutto quello che mi resta di te
Tutto è andato, tutto mi è scivolato addosso
Tutto ha lavato la mia pelle come la pioggia
Ma non ha lasciato tracce esterne
Solo nel mio cuore si contano le ferite
Il sentimento è stato una lotta intestina
Tra ragione e follia
Ed era scritto che vincesse la ragione, nessun dubbio
Che fosse il suo turno
E adesso solo questo mi resta di te:
Il segno delle catene.
Nessun commento:
Posta un commento